25 Novembre 1960. In un burrone di Ojo de Agua, nella Repubblica Dominicana, vengono ritrovati i corpi delle tre sorelle Mirabal e del loro autista. Gli uomini del dittatore Rafael Leonidas Turillo hanno ucciso Antonia Maria Teresa, Patricia Mercedes, Maria Argentina Minerva e Rufino de la Cruz. Per non farsi scoprire, inscenarono un incidente e abbandonarono i cadaveri in un’auto. Le donne, appassionate oppositrici del regime, volevano solo far visita ai mariti in carcere. 21 anni dopo quell’assassinio, l’Onu ha ascoltato il consiglio di un gruppo femminista di Bogotá e promosso il 25 Novembre a “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Quest’anno, Crucoli Torretta ha programmato l’evento “Uno sguardo per dire no alla violenza” allo stesso scopo delle Nazioni Unite. Promotori organizzatori il Comune di Crucoli, la Commissione delle Pari Opportunità e l’Istituto Comprensivo locale. I cittadini sono stati invitati, il prossimo 25 Novembre, nel piazzale della Scuola elementare per dire simbolicamente no ai soprusi sulle donne.
A partire dalle 10 del mattino, stazioneranno le “panchine rosse” dipinte dagli artisti: uno strumento che molti attivisti italiani hanno adottato per condannare il femminicidio. Poi, gli scolari canteranno, mostreranno disegni e reciteranno poesie. Maria Aurea, Presidentessa della Commissione Pari Opportunità, avvisa: «Bambini e ragazzi sono il nostro futuro. Cominciamo da loro per sensibilizzare tutti alla lotta contro quello che è diventato un “cancro sociale”. No alla violenza».
di Cerminara F.